Gentili Studenti,
come sapete, l’esecuzione delle attività didattiche presenti in piattaforma (prevalentemente intese in termini di video e/o audio lezioni, ecc.) è richiesta non solo per raggiungere un adeguato livello di preparazione ai fini dell’esame di profitto ma anche perché essa rappresenta una condizione necessaria per poter essere ammessi alla prova d’esame. Ad oggi, i docenti hanno sempre verificato il corretto superamento di tale requisito ai fini dell’ammissione alla prova d’esame. Tuttavia, allo scopo di rendere questo passaggio più semplice ed efficace, il corpo docente, in accordo con il Rappresentate degli Studenti, ha deciso di introdurre fin dal prossimo appello di Ottobre una nuova procedura. Essa prevede che ciascuno di voi, se iscritto ad un esame, si debba presentare il girono dell’appello munito di una documento in grado di attestare l’effettiva attività didattica svolta in piattaforma durante la preparazione dell’esame. Tale documento, altro non è che la semplice stampa di una pagina della piattaforma - presente in ciascun insegnamento del Corso di Studi - contenente un “rapporto” (chiamato “Report dei Tempi”) costituito da:
- il numero di accessi eseguiti a ciascun contributo didattico presente all’interno del singolo insegnamento
- e il tempo totale trascorso nella fruizione di tutte le attività didattiche previste.
Tale documento, sarà visionato dal docente e sarà elemento discriminatorio per l’ammissione alla prova d’esame. Ovviamente, in prima applicazione questa nuova procedura non sarà applicata in modo restrittivo. Tuttavia, se non si evidenzieranno particolari problemi di carattere tecnico e/o procedurale, con l’appello di Dicembre questa nuova procedura verrà definitivamente istituita e non verrà più accettata alcuna deroga.
Al fine di facilitarvi nel reperimento delle informazioni che vi verranno richieste, ho predisposto un documento (nella forma di FAQ) che allego a questa comunicazione e resto ovviamente a vostra disposizione per eventuali altri dubbi e/o richieste.
Cordialmente,
Mauro Zaninelli